Il 2025 rappresenta un punto di svolta cruciale per la mobilità sostenibile in Italia , grazie a un piano audace che destina 600 milioni di euro all’incentivazione dell’acquisto di veicoli elettrici . Questa iniziativa non solo si propone di abbattere le emissioni inquinanti , ma punta anche a rendere la transizione ecologica più accessibile per famiglie e microimprese .
Chi può beneficiare degli incentivi
Il piano offre opportunità principalmente a due categorie: le famiglie e le microimprese .
Per le famiglie, i nuclei con un ISEE fino a 40.000 euro possono richiedere un contributo variabile in base al reddito. In particolare, chi ha un ISEE fino a 30.000 euro può ricevere un massimo di 11.000 euro, mentre per coloro che si trovano tra 30.000 e 40.000 euro, l’importo scende a 9.000 euro. È fondamentale notare che per accedere a questi bonus è necessaria la rottamazione di un veicolo inquinante .
Le microimprese possono invece usufruire di incentivi fino a 20.000 euro, equivalenti al 30% del costo del veicolo, a condizione che venga rottamato un mezzo obsoleto. Questa misura rappresenta un passo significativo per supportare le piccole attività nella loro transizione verso pratiche più sostenibili e nel miglioramento dell’ efficienza energetica .
Requisiti per l’acquisto del veicolo
Per poter accedere agli incentivi, è necessario acquistare veicoli completamente elettrici . Il prezzo di listino, al netto di IVA e optional, non deve superare i 35.000 euro. È essenziale che i veicoli siano nuovi, per garantire un effettivo rinnovamento del parco circolante, contribuendo così a una riduzione delle emissioni di CO₂ e a un miglioramento della qualità dell’aria .
Procedura per richiedere gli incentivi
A partire da settembre 2025, sarà possibile presentare le domande per accedere agli incentivi tramite una piattaforma digitale . Questo sistema è stato progettato per semplificare il processo, assicurando trasparenza e tracciabilità . Per agevolare la richiesta, è consigliabile preparare in anticipo tutta la documentazione necessaria, come il certificato ISEE aggiornato e i dati del veicolo da rottamare . Questo accorgimento faciliterà le operazioni e garantirà una gestione più fluida delle richieste.
Obiettivi e impatto previsto
L’obiettivo ambizioso del piano è la sostituzione di 40.000 veicoli inquinanti entro giugno 2026. Questo intervento non solo contribuirà a una significativa riduzione delle emissioni di CO₂ , ma avrà anche un impatto positivo sulla qualità dell’aria nelle aree urbane. Inoltre, si prevede che l’iniziativa stimoli l’adozione di tecnologie a zero emissioni anche nel settore delle microimprese , favorendo una transizione ecologica più ampia e inclusiva.
Con queste misure, l’ Italia si prepara a un futuro più verde, dove la mobilità sostenibile diventa una realtà accessibile per tutti.