"Missione Persephone: esplorazione dell'oceano sotterraneo di Plutone e dei suoi misteri."
la missione persephone esplora l'oceano sotterraneo di plutone per svelarne i misteri nel 2025

La missione Persephone punta a scoprire l’oceano sotterraneo di Plutone e i suoi segreti

Una nuova era di esplorazione: La missione Persephone

Nel 2025, la comunità scientifica è in fermento per la proposta di una missione spaziale ambiziosa, nota come Persephone. Questo progetto, guidato da un team di esperti dell’Università di Oxford sotto la direzione di Carly Howett, si propone di svelare i misteri di Plutone, con particolare attenzione alla possibilità che un oceano sotterraneo si nasconda sotto la sua superficie ghiacciata. Il nome della missione trae ispirazione dalla regina dell’oltretomba della mitologia greca, evocando l’idea di un viaggio verso l’ignoto.

Il successo di New Horizons

Il punto di partenza di questa avventura è il trionfo della sonda New Horizons, che nel 2015 ha svelato un Plutone sorprendentemente complesso, caratterizzato da pianure di ghiaccio, montagne e una tenue atmosfera. Questi elementi hanno spinto a riconsiderare l’idea che il pianeta nano fosse completamente congelato. Prima del sorvolo di New Horizons, l’ipotesi di un oceano sotterraneo era considerata con scetticismo, poiché gli oceani interni di corpi ghiacciati tendono a congelarsi nel corso di miliardi di anni. Tuttavia, la superficie giovane e poco craterizzata osservata durante il flyby ha cambiato radicalmente le prospettive.

Un’orbita prolungata

A differenza del breve passaggio del 2015, Persephone orbiterà attorno a Plutone per oltre tre anni, consentendo di mappare l’intero pianeta, comprese le aree rimaste in ombra durante il sorvolo di New Horizons. Il veicolo spaziale sarà dotato di ben undici strumenti, molti dei quali derivati da missioni precedenti ma aggiornati per l’occasione. Tra gli obiettivi principali ci sarà la ricerca di segni di un “rigonfiamento fossile” nella forma di Plutone, un possibile indicatore della presenza di strati liquidi, sia nel passato che nel presente.

Esplorazione delle lune di Plutone

La missione non si limiterà a Plutone, ma si estenderà anche a Charon, la sua grande luna, e alle altre quattro lune minori: Nix, Hydra, Styx e Kerberos. Gli scienziati intendono analizzare la composizione e lo spessore delle calotte ghiacciate, cercare eventuali sorgenti di calore e indagare su possibili eruzioni criovulcaniche.

Un viaggio lungo e costoso

Tuttavia, il viaggio verso Plutone non sarà affatto breve. Le finestre di lancio più favorevoli si collocano tra il 2029 e il 2032, e anche con la traiettoria più vantaggiosa, il viaggio richiederà oltre 27 anni. Per alimentare gli strumenti nelle condizioni estreme della fascia di Kuiper, saranno necessari cinque generatori termoelettrici a radioisotopi di nuova generazione.

Il costo della missione è stimato attorno ai 3 miliardi di dollari, e la durata complessiva del progetto potrebbe superare i cinquant’anni, coinvolgendo tre generazioni di scienziati e ingegneri. Ci sono molte sfide logistiche da affrontare, dalla disponibilità di plutonio per i generatori alla necessità di mantenere viva la conoscenza tecnica per decenni.

Un sogno da realizzare

Nonostante le difficoltà, l’idea di Persephone continua a stimolare l’immaginazione della comunità scientifica. Oltre a risolvere il mistero dell’oceano sotterraneo, questa missione potrebbe fornire nuove informazioni sulla storia e sull’evoluzione dei mondi ghiacciati. Con un’estensione di un anno, potrebbe persino spingersi a esplorare un altro oggetto della fascia di Kuiper. Per ora, Persephone rimane un concetto sulla carta, ma è uno di quei progetti che alimentano la curiosità e la voglia di esplorare sempre più lontano nel nostro sistema solare.