"Rupert Everett annuncia il ritiro da Emily in Paris per un film dedicato a Oscar Wilde."
Rupert Everett lascia il cast di Emily in Paris per concentrarsi su un nuovo film dedicato a Oscar Wilde nel 2025

Rupert Everett si ritira da Emily in Paris per dedicarsi a un film su Oscar Wilde

Rupert Everett, l’affascinante attore britannico che ha conquistato il pubblico con film iconici come “Another Country” e “Ballando con uno sconosciuto”, ha recentemente fatto parlare di sé per una decisione che ha sorpreso molti. Dopo aver partecipato al festival di Locarno con il suo ultimo lavoro, “Il Vangelo di Giuda”, dove ha interpretato il ruolo di Caifa , Everett ha deciso di ritirarsi dalla serie “ Emily in Paris ”. Qui, il suo personaggio, Giorgio Barbieri , era il direttore di uno studio di interior design , ma le cose non sono andate come sperato.

Delusione e sfide nel mondo dello spettacolo

Durante un intervento a Marateale , l’attore ha condiviso la sua frustrazione per non aver ricevuto notizie sul suo futuro nella serie. Nonostante avesse girato una scena per l’ultima stagione, la mancanza di comunicazione lo ha colto di sorpresa. “Ho atteso una chiamata che non è mai arrivata. È stata una tragedia personale , tanto che sono rimasto a letto per due settimane”, ha confessato. Questo episodio ha messo in luce le difficoltà che molti artisti affrontano nel mondo dello spettacolo, un tema che Everett ha già affrontato in passato. La sua esperienza mette in evidenza quanto possa essere complicato navigare le dinamiche dello show business , dove le incertezze sono all’ordine del giorno.

Il coming out e la carriera

Negli anni ’90, Rupert Everett ha fatto scalpore con la sua dichiarazione di omosessualità , un passo audace che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera. “Essere apertamente gay in un ambiente così ipocrita all’epoca ha avuto le sue conseguenze”, ha riflettuto l’attore. Nonostante le sfide, ha scelto di vivere la sua autenticità, scrivendo un romanzo intitolato “ Hello, Darling, Are You Working? ” mentre si trovava a Parigi . “La mia esperienza mi ha insegnato che un attore deve lavorare costantemente, poiché la carriera è caratterizzata da alti e bassi ”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di perseverare nel settore.

Un amore per l’Italia e il teatro

L’ Italia ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di Rupert Everett . La sua carriera nel paese è stata arricchita da film come “ Gli occhiali d’oro ” di Giuliano Montaldo e “ Cronaca di una morte annunciata ” di Francesco Rosi , che hanno contribuito a consolidare la sua popolarità. Everett, che parla fluentemente italiano , ha rivelato di sentirsi onorato di aver ispirato Tiziano Sclavi per il personaggio di Dylan Dog . La sua interpretazione in “ Dellamorte Dellamore ” di Michele Soavi , un cult per gli appassionati di fumetti , ha ulteriormente cementato il suo legame con la cultura italiana, dimostrando quanto l’arte e il cinema possano unire le persone.

La passione per la storia e Oscar Wilde

La ricerca di progetti con una forte componente storica è sempre stata una priorità per Rupert Everett . “Scoprire la verità storica di un personaggio e il contesto in cui si muove è ciò che mi appassiona di più”, ha affermato. Oscar Wilde , in particolare, occupa un posto speciale nel suo cuore. Nel 2018, Everett ha dedicato il film “ The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde ” a questa figura iconica, scrivendo, dirigendo e interpretando la storia degli ultimi anni di Wilde a Parigi . Con entusiasmo, ha rivelato di voler realizzare un nuovo film su Wilde , un progetto che continua a coltivare con passione e dedizione. Rupert Everett , con la sua carriera ricca di sfide e successi, rimane un personaggio affascinante nel panorama cinematografico, capace di ispirare e coinvolgere il pubblico con ogni sua apparizione.