A poche ore dal debutto dei nuovi modelli di iPhone, un report di Ookla, la nota azienda finlandese specializzata in test di velocità internet tramite speedtest.net, ha catturato l’attenzione. Questo studio si concentra sul primo modem proprietario di Apple, il C1, già presente negli iPhone 16e e atteso anche nel nuovo iPhone 17 Air. Grazie a un ampio database di risultati anonimi forniti dagli utenti, Ookla offre analisi dettagliate e affidabili sulle performance dei dispositivi.
Le prime valutazioni sul C1 rivelano un quadro misto. In alcune aree con scarsa copertura, il modem di Apple riesce a superare la storica concorrenza di Qualcomm, leader nel mercato dei modem per smartphone. Tuttavia, in zone con una copertura di rete ottimale, il C1 mostra delle lacune significative in termini di velocità. In sintesi, sebbene il modem di Apple si comporti bene in condizioni difficili, non riesce a mantenere il passo in situazioni favorevoli.
Performance variabili in base all’operatore
Un elemento cruciale emerso dall’analisi di Ookla è la variabilità delle prestazioni del modem C1 a seconda dell’infrastruttura di rete del proprio operatore. Pur seguendo standard simili, gli operatori presentano differenze significative nelle caratteristiche e nelle funzionalità. Un esempio chiave è la carrier aggregation, tecnologia che consente di combinare più frequenze in una sola connessione per massimizzare la banda disponibile. I modem Qualcomm supportano fino a quattro frequenze, mentre il C1 di Apple si limita a tre.
Questo implica che, in situazioni in cui la rete offre carrier aggregation fino a quattro, gli iPhone dotati di modem Qualcomm avranno un vantaggio competitivo. Un caso emblematico è quello di T-Mobile negli Stati Uniti: nella prima metà del 2025, la velocità media di un iPhone 16 con modem Qualcomm ha raggiunto i 317,64 Mbps, mentre quella di un iPhone 16e con il C1 è scesa a 252,80 Mbps. Questo divario di prestazioni è significativo e mette in luce le sfide che Apple deve affrontare nel settore dei modem.
Un approccio strategico alla stabilità
A livello globale, Ookla ha osservato che gli iPhone 16 tendono a performare meglio in reti avanzate e sofisticate, come quelle in Cina e Arabia Saudita. Al contrario, gli iPhone 16e, dotati del modem C1, dimostrano una maggiore solidità in contesti di rete meno robusti. Questo suggerisce che Apple abbia adottato una strategia mirata: ottimizzare i propri modem per l’affidabilità piuttosto che per le prestazioni massime.
In un contesto in cui la connettività è essenziale, questa scelta potrebbe rivelarsi vantaggiosa per gli utenti che si trovano frequentemente in aree con segnale debole. Tuttavia, resta da vedere se questa strategia incentrata sulla stabilità potrà competere con le prestazioni pure offerte dai modem di Qualcomm, specialmente in un mercato sempre più competitivo.
Il C1 di Apple si presenta come un prodotto innovativo, ma con margini di miglioramento. Gli utenti dovranno ponderare attentamente le proprie esigenze di connettività prima di decidere se il nuovo iPhone 17 Air sarà la scelta giusta per loro.