Dopo un’attesa prolungata, Spotify ha finalmente introdotto l’audio in formato lossless per tutti i suoi abbonati Premium. Era il 2017 quando si cominciarono a diffondere le prime indiscrezioni su questa funzionalità, e ora, nel 2025, l’azienda ha mantenuto la sua promessa. La novità sorprendente è che non sarà necessario un abbonamento aggiuntivo per accedere a questa opzione, che sarà disponibile per tutti gli utenti già iscritti al servizio.
La distribuzione dell’audio lossless è ufficialmente iniziata, ponendo fine a una lunga attesa. L’annuncio ha suscitato entusiasmo, specialmente dopo un periodo di scetticismo tra gli utenti, alimentato da lanci di funzionalità meno richieste. Ora, Spotify si prepara a trasformare l’esperienza di ascolto.
Il rollout globale
Il rollout dell’audio lossless avverrà in modo graduale e si prevede di completarlo entro ottobre, coprendo 50 mercati in tutto il mondo. Gli utenti di paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Giappone saranno tra i primi a beneficiare di questa nuova opzione. Gli abbonati idonei riceveranno una notifica direttamente nell’app, dove potranno attivare la qualità audio desiderata dalle impostazioni. Una volta attivata, un indicatore “lossless” apparirà nella schermata di riproduzione e nel menu Connect, facilitando l’accesso per i dispositivi hardware compatibili.
Tra i marchi che supporteranno questa nuova funzionalità ci sono nomi noti come Sony, Bose, Samsung e Sennheiser, con Sonos e Amazon che si uniranno al gruppo il mese prossimo. È evidente che Spotify sta cercando di garantire una compatibilità ampia per soddisfare le esigenze degli ascoltatori più esigenti.
Le specifiche tecniche
È importante sottolineare che l’audio lossless di Spotify si limiterà a una qualità di 24-bit / 44.1 kHz in formato FLAC. Sebbene questo rappresenti un significativo passo avanti rispetto alla qualità standard, concorrenti come Apple Music, Tidal e Qobuz offrono già supporto per audio Hi-Res fino a 24-bit / 192 kHz. Per la maggior parte degli ascoltatori, la differenza potrebbe non essere percepibile, ma questo lascia aperta la possibilità per Spotify di introdurre un eventuale piano “Pro” in futuro, pensato per gli audiofili più esigenti.
Attualmente, l’unico grande servizio di streaming musicale che non offre un’opzione lossless è YouTube Music, e Google non ha ancora rivelato alcun piano per colmare questa lacuna. Con Spotify che compie questo passo, la pressione aumenta su YouTube Music per rimanere competitivo nel mercato.
Con l’audio lossless ora disponibile, gli abbonati Premium possono prepararsi a un’esperienza di ascolto che promette di essere più ricca e dettagliata. Non resta che attendere e osservare come reagiranno gli ascoltatori a questa novità.