Nel bel mezzo dell’estate 2025, il settore turistico italiano si presenta sotto una luce decisamente favorevole. I dati recenti della Banca d’Italia rivelano che il surplus turistico ha raggiunto un notevole valore di 3,6 miliardi di euro a giugno, un chiaro indicativo della ripresa e della dinamicità del comparto. Questo risultato non solo supera le previsioni, ma segna anche un significativo incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, evidenziando una crescita costante nelle spese dei viaggiatori.
La metodologia della Banca d’Italia: un’analisi approfondita
Dal 1996, la Banca d’Italia ha intrapreso un monitoraggio sistematico del turismo internazionale, raccogliendo dati fondamentali sulle spese dei viaggiatori, sia residenti che non. Questa indagine si focalizza su due aspetti chiave della bilancia dei pagamenti: le voci di “Viaggi” e “Trasporti internazionali di passeggeri”, seguendo le direttive del Fondo Monetario Internazionale. Attraverso interviste dirette ai viaggiatori nei punti di ingresso del paese, come porti e aeroporti, l’ente riesce a ottenere un quadro dettagliato e rappresentativo del flusso turistico.
Negli ultimi anni, l’integrazione di dati provenienti dalla telefonia mobile ha trasformato il modo in cui vengono tracciati i movimenti turistici. Questo approccio innovativo permette di seguire con maggiore precisione i movimenti delle persone attraverso le frontiere, combinando informazioni tradizionali con un monitoraggio digitale continuo. La distinzione tra residenti e non residenti consente un’analisi più approfondita delle spese sostenute durante i soggiorni, contribuendo a una comprensione più chiara dell’impatto economico del turismo.
Giugno 2025: un saldo turistico positivo
I dati di giugno 2025 mostrano che le entrate turistiche in Italia hanno raggiunto i 6,5 miliardi di euro, con un incremento del 6,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo aumento è attribuibile a una maggiore affluenza di turisti stranieri, che hanno scelto l’Italia come meta per le loro vacanze. D’altro canto, le uscite turistiche degli italiani, ovvero le spese sostenute all’estero, hanno toccato i 2,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 4,4%.
Questo surplus non è solo un numero, ma rappresenta un chiaro segnale della capacità dell’Italia di attrarre visitatori e di capitalizzare sulle loro spese. Nonostante l’aumento delle spese all’estero, il saldo rimane favorevole, sottolineando l’importanza del turismo nell’economia italiana, che continua a dimostrarsi resiliente e in continua evoluzione.
Il secondo trimestre 2025: crescita dei viaggi e destinazioni preferite
Esaminando il periodo da aprile a giugno 2025, si evidenzia un consolidamento dei flussi turistici, con un aumento sia degli arrivi che delle partenze. I viaggi per vacanza hanno rappresentato una parte significativa della mobilità internazionale degli italiani. La spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 5,6%, principalmente grazie a un numero crescente di visitatori piuttosto che a un incremento della spesa media per persona.
D’altra parte, gli italiani che hanno viaggiato all’estero hanno mostrato un incremento significativo, con una spesa aumentata del 5,9%. Questo trend riflette una preferenza per le destinazioni europee, dove i costi e i tempi di viaggio sono più contenuti. Le entrate turistiche italiane hanno beneficiato di flussi provenienti sia dai paesi dell’Unione Europea che da quelli extra-UE, dimostrando una diversificazione nei mercati di origine.
L’innovazione nei dati: telefonia mobile e monitoraggio turistico
L’introduzione dei dati di telefonia mobile nel 2020 ha segnato un cambiamento radicale nel modo in cui vengono raccolte le informazioni sul turismo. Questo strumento consente di monitorare i movimenti attraverso le frontiere con una precisione senza precedenti, integrando le informazioni tradizionali con un approccio digitale e in tempo reale.
Grazie a questa innovazione, la qualità delle stime relative ai viaggiatori è notevolmente migliorata, consentendo di rilevare anche spostamenti che in passato erano difficili da documentare. La combinazione di fonti diverse ha ridotto gli errori e fornito un quadro più attendibile, essenziale per valutare i consumi e gli impatti economici dei viaggi internazionali. In un contesto in continua evoluzione, dove la mobilità è influenzata da molteplici fattori, questa metodologia rappresenta un passo avanti fondamentale per il monitoraggio del turismo in Italia.