Bonus Sport 2025: Un Aiuto per Famiglie, Imprese e Associazioni Sportive

Bonus Sport 2025: Un Aiuto per Famiglie, Imprese e Associazioni Sportive

Il 2025 si preannuncia un anno interessante per il mondo dello sport in Italia, con diverse agevolazioni e incentivi a sostegno sia delle famiglie che delle imprese e delle associazioni sportive.  Il Bonus Sport 2025 in Italia si articola in diverse misure volte a promuovere l’attività fisica e a sostenere il settore sportivo, dall’accesso dei più giovani allo sport fino al finanziamento di infrastrutture pubbliche. Scopriamo quali sono le principali opportunità.

Bonus Sport Famiglie (Voucher Sportivo Minori).Questa è la misura più attesa dalle famiglie, un contributo economico per incentivare l’iscrizione dei figli ad attività sportive. Può variare, con alcune regioni che offrono voucher fino a 400€ o 500€ per figlio. Generalmente per averlo occorre un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 15.000 euro. Alcune iniziative regionali potrebbero prevedere soglie ISEE differenziate (es. fino a 17.000 euro per famiglie con max 3 figli, o 28.000 euro con 4 o più figli per il voucher da 400€ della Regione Campania). Il bonus è rivolto a famiglie con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni (o fino ai 18 anni per alcune specifiche iniziative).  Le attività devono essere svolte presso associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD/SSD) iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) o Enti del Terzo Settore (RUNTS). Le modalità di domanda variano. Spesso è richiesto di presentare l’attestazione ISEE alla società sportiva al momento dell’iscrizione, oppure di compilare un’autocertificazione online tramite piattaforme dedicate (ad esempio, il servizio “Domanda Voucher Sportivo Minori 2025/2026” per la Campania). Le finestre temporali per la domanda sono specifiche e vanno verificate a livello nazionale o regionale (es. dal 1° al 31 luglio 2025 per un voucher di 400€).

 

Oltre ai bonus diretti, rimane attiva la possibilità di detrarre le spese sportive dalla dichiarazione dei redditi. Percentuale di detrazione: 19% delle spese sostenute fino a un massimo di 210 euro annui per ciascun figlio fiscalmente a carico. Questo limite si riferisce alla spesa complessiva sostenuta da entrambi i genitori. Riguarda i figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni. La detrazione è ammessa per le spese sostenute per la pratica sportiva dilettantistica presso: Associazioni sportive, palestre, piscine strutture che svolgono pratica sportiva dilettantistica, gestiti da soggetti giuridici diversi dalle ASD/SSD, sia pubblici che privati (anche in forma di impresa).

Lo Sport Bonus è un incentivo per le imprese che sostengono l’impiantistica sportiva pubblica attraverso erogazioni liberali. Prevede un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate entro il limite del 10 per mille dei ricavi annui (calcolati sui ricavi 2024). Il credito è utilizzabile in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, tramite modello F24. Interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo degli impianti sportivi di proprietà pubblica, o la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche. Le erogazioni possono essere effettuate anche a favore di concessionari o affidatari degli impianti. Tutte le imprese, sia PMI che grandi imprese, costituite in forma individuale o collettiva, nonché le stabili organizzazioni in Italia di imprese non residenti.

Sono previste inoltre agevolazioni fiscali per i lavoratori sportivi dilettantistici con un esenzione Inps pari ai primi 5.000 euro lordi annui. Sulla parte eccedente i 5.000 euro, l’imponibile è ridotto al 50%, e su questo importo si applica l’aliquota contributiva (es. 24% per la Gestione Separata INPS). I compensi percepiti non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF fino alla soglia di 15.000 euro lordi annui. Anche se esenti, le ASD e SSD sono tenute a emettere la Certificazione Unica (CU).

Il Fondo Unico per lo Sport è stato rifinanziato per il 2025, offrendo nuove opportunità per le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. Il suo scopo è favorire la gestione e manutenzione degli impianti sportivi, i progetti di inclusione sociale e sportiva il contenimento dei costi energetici (es. bonus bollette per impianti natatori) e i contributi per eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale.  Il Fondo Unico per lo Sport è stato rifinanziato con 25 milioni di euro per il triennio 2025-2027, con quote specifiche per diverse finalità (es. 6,5 milioni per eventi sportivi, 10 milioni per impianti natatori).  I bandi per i contributi vengono pubblicati su siti ufficiali (Regioni, Comuni, Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute). È fondamentale monitorare tali canali per le scadenze e le modalità di domanda.

Per tutte le agevolazioni, è fondamentale consultare sempre le fonti ufficiali (Dipartimento per lo Sport, Agenzia delle Entrate, Legge di Bilancio 2025 e bandi regionali/comunali) per avere informazioni precise e aggiornate su requisiti, scadenze e modalità di presentazione delle domande.