Il Virus West Nile (WNV) è un agente patogeno che circola principalmente tra gli uccelli e viene trasmesso all’uomo (e ad altri mammiferi, come i cavalli) attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la zanzara comune (Culex pipiens). Non si trasmette direttamente da persona a persona.
Nella maggior parte dei casi (circa l’80%), l’infezione da West Nile è asintomatica. Tuttavia, circa il 20% delle persone infette può sviluppare sintomi lievi, simili a quelli influenzali, che compaiono generalmente 2-14 giorni dopo la puntura:
- Febbre
- Mal di testa
- Nausea e vomito
- Dolori muscolari e articolari
- Linfonodi ingrossati
- Sfoghi cutanei
In una percentuale molto piccola di casi (meno dell’1%, soprattutto anziani e persone con sistema immunitario compromesso), il virus può causare una malattia neuro-invasiva grave, come meningoencefalite o paralisi. I sintomi in questi casi possono includere:
- Febbre alta persistente
- Forte mal di testa
- Rigidità del collo
- Disorientamento e confusione
- Tremori
- Convulsioni
- Debolezza muscolare o paralisi
- Coma
Attualmente non esiste un vaccino per l’uomo contro il Virus West Nile, quindi la prevenzione si basa principalmente sulla protezione dalle punture di zanzara e sulla riduzione dei luoghi di riproduzione delle zanzare.
Consigli Pratici prevedono l’uso di repellenti cutanei registrati come presidi medico-chirurgici (PMC) sulle parti del corpo scoperte, seguendo le istruzioni. Indossare abiti chiari e coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi) quando sei all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, i momenti di maggiore attività delle zanzare. Installare zanzariere a porte e finestre e assicurarsi che non ci siano buchi. Eliminare i ristagni d’acqua dove le zanzare depongono le uova. Svuotare regolarmente sottovasi, secchi, annaffiatoi. Coprire bidoni e altri contenitori d’acqua.
La Regione Lazio sta intensificando gli interventi di bonifica e disinfestazione nelle aree colpite, insieme a campagne di sensibilizzazione per la popolazione.
Le autorità sanitarie del Lazio hanno confermato un aumento significativo dei casi di Virus West Nile nella regione, con un totale che ha raggiunto i 21 contagi. Purtroppo, si registra anche il primo decesso attribuito al virus: una donna di 82 anni, residente a Nerola (provincia di Roma), ricoverata a Fondi (Latina), è deceduta dopo aver contratto l’infezione.
Attualmente la situazione nella regione è la seguente: salgono a 21 i casi di infezione da Virus West Nile nel Lazio. Si è verificato un decesso nel Lazio, il secondo a livello nazionale (l’altro in Piemonte).
Tutti i casi nel Lazio sono stati rilevati nella provincia di Latina, in particolare nei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.
Dei 21 casi totali nel Lazio: 15 hanno sviluppato manifestazioni neuro-invasive (la forma più grave), 2 pazienti sono attualmente in terapia intensiva, 10 sono ricoverati in reparti ordinari per altre patologie, 2 sono stati dimessi e 6 sono in cura presso il proprio domicilio.
A livello nazionale, i casi confermati di infezione da West Nile sono 32.