Le bottiglie di plastica usate potrebbero presto trasformarsi in una fonte di guadagno per i cittadini, offrendo un rimborso che può arrivare fino a 20 centesimi per ogni contenitore restituito. Questo innovativo sistema di riciclo, che sta prendendo piede a livello globale, potrebbe segnare una svolta decisiva nella lotta contro l’inquinamento da plastica, un problema che continua a destare preoccupazione in tutto il mondo.
Il funzionamento del sistema di deposito cauzionale è piuttosto intuitivo. Quando acquisti una bevanda in bottiglia di plastica o in lattina, ti viene richiesto di versare un piccolo supplemento, generalmente compreso tra 15 e 20 centesimi. Questa cifra funge da deposito e ti sarà restituita integralmente al momento della riconsegna dell’imballaggio vuoto presso il punto vendita dove hai effettuato l’acquisto. Questo approccio si è rivelato più efficace rispetto ai tradizionali sistemi a premi, poiché non si tratta di un guadagno extra, ma di un rimborso di una somma già versata.
Uno dei principali vantaggi di questo sistema è la comodità per i consumatori. Non è più necessario recarsi in centri di raccolta o isole ecologiche per restituire le bottiglie; si può semplicemente completare l’operazione durante la spesa. Inoltre, i depositi non riscattati contribuiscono a finanziare l’intero sistema, riducendo i costi complessivi di gestione. Attualmente, oltre 50 paesi nel mondo hanno già adottato questo modello, inclusi vari Stati europei, con risultati positivi in termini di aumento della raccolta differenziata e diminuzione dell’inquinamento da plastica.
Il contesto europeo e l’italia
A livello europeo, il Parlamento sta valutando di integrare il sistema di deposito cauzionale nel nuovo regolamento sugli imballaggi, il quale prevede obiettivi ambiziosi per la raccolta e il riciclo. Entro il 2026, ogni Stato membro dovrà raggiungere almeno l’80% di raccolta di bottiglie e lattine, con un obiettivo che salirà al 90% entro il 2029. L’Italia, pur avendo ottenuto una deroga rispetto a queste scadenze, si distingue come uno dei paesi più virtuosi in Europa, avendo già raggiunto in anticipo gli standard di riciclo stabiliti dall’Unione Europea. Tuttavia, l’introduzione del sistema di deposito cauzionale potrebbe diventare inevitabile anche nel nostro Paese, probabilmente in modo graduale e su base volontaria per alcune categorie di prodotti.
Uno degli aspetti più discussi riguarda i costi legati all’implementazione di questo sistema. Secondo il Conai, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi, l’investimento iniziale necessario si aggirerebbe intorno ai 2,3 miliardi di euro, con ulteriori 350 milioni di euro all’anno per la gestione del sistema. Per questo motivo, il Conai ha espresso contrarietà all’introduzione del deposito cauzionale in Italia, considerandolo un onere economico e ambientale superfluo, soprattutto alla luce dei buoni risultati già ottenuti con i sistemi di raccolta attuali.
Tuttavia, la pressione a livello europeo e la necessità di aumentare ulteriormente il tasso di riciclo potrebbero spingere verso un’adozione progressiva di questo metodo, in linea con le migliori pratiche internazionali. La possibilità di ottenere un rimborso fino a 20 centesimi per ogni bottiglia di plastica restituita rappresenta un incentivo concreto per i cittadini e un passo avanti nella battaglia contro l’inquinamento da plastica, con benefici tangibili per l’ambiente e per la comunità.