La tecnologia avanza a passi da gigante, soprattutto nel settore della sicurezza e nella prevenzione dei disastri naturali . Un esempio significativo è il sistema Android Earthquake Alerts (AEA) di Google, che nel 2025 ha trasformato milioni di smartphone in sensori sismici , disponibili in ogni angolo del pianeta. Questo sistema innovativo si è rivelato un alleato prezioso nella lotta contro i terremoti, fornendo un meccanismo di allerta che può fare la differenza in situazioni di emergenza.
Come funziona il sistema AEA
Ogni dispositivo Android moderno è dotato di un accelerometro , un sensore in grado di rilevare anche i movimenti più impercettibili. Grazie a questo hardware, il sistema AEA monitora costantemente le vibrazioni percepite dai telefoni. Quando viene registrato un movimento anomalo, il dispositivo invia automaticamente e in forma anonima i dati ai server di Google . Qui, le informazioni vengono incrociate con quelle di altri utenti nella stessa area, creando una rete di rilevamento sismico senza precedenti.
La vera forza di Android Earthquake Alerts risiede nella sua diffusione. Come evidenziato da Richard Allen, co-fondatore dello studio AEA e visiting professor presso Google , i dispositivi Android costituiscono circa il 70% degli smartphone nel mondo. Questo ampio utilizzo rende il sistema un meccanismo di allerta altamente affidabile. Allen sottolinea che la capacità di rilevamento è integrata nel software di sistema principale di Google Play Services , il che significa che è attiva di default sulla maggior parte degli smartphone Android . Con miliardi di telefoni in circolazione, il sistema è in grado di monitorare i terremoti ovunque ci siano persone, sia in paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.
Una rete di sensori sismici globale
La vasta rete di dispositivi Android consente di monitorare aree geografiche dove l’installazione di sensori sismici tradizionali sarebbe troppo costosa o tecnicamente complessa. Questo approccio innovativo raggiunge anche zone remote, che normalmente non beneficerebbero di sistemi di allerta professionali. Allen e il suo team sperano di utilizzare le informazioni raccolte per sviluppare ulteriori strumenti di riduzione del rischio . Ad esempio, le mappe delle scosse del terreno potrebbero rivelarsi fondamentali per migliorare la risposta alle emergenze dopo un terremoto .
Stiamo apprendendo dai terremoti che si verificano in tutto il mondo, e il sistema AEA ci sta aiutando a raccogliere dati su questi eventi naturali a un ritmo senza precedenti. Allen è fiducioso che sarà possibile migliorare sia la qualità delle rilevazioni sismiche che le strategie per fornire allerte tempestive ed efficaci.
Efficacia e risultati
Un’indagine condotta tra il 2021 e il 2024 ha confermato l’efficacia del sistema. In media, ogni mese sono stati registrati 312 eventi sismici , con magnitudo variabile tra 1,9 e 7,8. Un test su oltre 1,5 milioni di utenti ha rivelato che il 36% di loro ha ricevuto la notifica di allerta addirittura prima dell’inizio della scossa, mentre il 28% l’ha ricevuta durante il terremoto . Solo il 23% ha ricevuto l’avviso pochi secondi dopo l’inizio del movimento.
Rispetto ai costosi sensori sismici tradizionali, che richiedono una complessa infrastruttura fisica, il sistema di Google si basa semplicemente sulla presenza diffusa degli smartphone nel mondo. Questa innovazione potrebbe continuare a migliorare nel tempo, come già sta avvenendo, e si spera che episodi come quello verificatosi in Turchia nel 2023 non si ripetano più. La tecnologia , insomma, si dimostra un prezioso alleato nella lotta contro i disastri naturali , rendendo il mondo un posto un po’ più sicuro.
