La storia del leggendario basso a forma di violino di Paul McCartney, rubato oltre cinquant’anni fa, sta per essere raccontata sotto una nuova luce grazie al documentario della BBC intitolato “The Beatle and the Bass”. Diretto da Arthur Cary, noto per opere come “Surviving 9/11” e “The Last Survivors”, questo docufilm si propone di rivelare i dettagli di un furto che ha segnato un’epoca nella storia della musica. La notizia positiva è che nel 2024, il basso è stato restituito all’ex membro dei Beatles, ponendo fine a un lungo e misterioso capitolo.
Il basso Hofner e la sua storia
Il basso Hofner, un simbolo inconfondibile della carriera musicale di McCartney, fu acquistato nel 1961 ad Amburgo, presso il negozio di strumenti Steinway Musikhaus. Questo strumento, concepito per musicisti mancini, fece la sua prima apparizione nei concerti dei Beatles, dove i membri della band sfoggiavano i loro iconici tagli di capelli a caschetto e giacche senza colletto. Il basso ha accompagnato McCartney lungo tutto il percorso della band, fino a quando, dopo la separazione dei Fab Four, è scomparso in circostanze misteriose. Il furto avvenne dal furgone di Ian Horne, tecnico del suono del gruppo, lasciando i fan e il musicista stesso increduli.
Il ritrovamento sorprendente
La storia si complica quando, l’anno scorso, il basso riemerse in una soffitta nel Sussex. A scoprire il prezioso strumento fu Ruaidhri Guest, un giovane studente, che si imbatté nel basso durante una pulizia. Questo ritrovamento è stato in parte il risultato di una campagna lanciata dall’azienda tedesca Höfner, chiamata “Lost Bass”, che mirava a rintracciare il primo modello di basso appartenuto a McCartney. Il basso era stato lasciato a Guest dal padre Ron, il quale lo aveva acquistato anni prima per una cifra modesta. Un vero colpo di fortuna che ha riacceso l’interesse attorno a questo strumento iconico.
Il documentario e il suo significato
Con l’arrivo del documentario, l’attenzione sulla storia di questo basso si intensifica. “The Beatle and the Bass” non si limiterà a esplorare il valore musicale dello strumento, ma si addentrerà anche nel suo significato culturale all’interno della musica pop e della storia dei Beatles. La narrazione si concentrerà sulle avventure e disavventure di un oggetto che ha attraversato decenni, portando con sé le memorie di un’epoca d’oro della musica. Questo documentario rappresenta non solo una celebrazione della carriera di McCartney, ma anche un tributo a un’era che ha cambiato il volto della musica per sempre.