Che fine hanno fatto gli attesi incentivi fino a 11.000 euro per l’acquisto di una nuova auto elettrica? La situazione è in continua evoluzione e molti italiani si interrogano su quando sarà possibile beneficiare di queste agevolazioni. Dopo un 2024 in cui il mercato delle auto elettriche ha mostrato segni di crescita, seppur più contenuta rispetto ad altre nazioni europee, il 2025 potrebbe segnare un vero e proprio punto di svolta, grazie a una combinazione di fattori, tra cui le restrizioni sulle auto diesel e gli incentivi governativi.
Il governo italiano ha recentemente annunciato un fondo di 597 milioni di euro destinato a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici, proveniente dal PNRR. Tuttavia, ci sono requisiti specifici da rispettare per chi desidera richiedere il bonus. Gli interessati devono risiedere in un comune con più di 50.000 abitanti o in aree limitrofe, e il loro ISEE non deve superare i 40.000 euro. In particolare, chi ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro potrà ricevere un incentivo massimo di 9.000 euro, mentre chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro potrà accedere fino a 11.000 euro.
Un altro aspetto fondamentale è la rottamazione di un veicolo a benzina o diesel fino a Euro 5. Inoltre, il prezzo dell’auto da acquistare deve essere inferiore a 35.000 euro (escluse IVA e optional). Queste condizioni consentiranno di ricevere lo sconto direttamente al momento dell’acquisto.
Tuttavia, ci sono stati ritardi tecnici che hanno portato alla sospensione temporanea del bonus. Chi sperava di poter fare domanda già a settembre dovrà attendere un po’ di più. Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha comunicato che l’apertura delle domande è prevista per metà ottobre o, al massimo, per inizio novembre.
Ritardi e requisiti per accedere agli incentivi
Durante il Forum di Cernobbio, il Ministro Pichetto Fratin ha chiarito che il governo sta valutando se procedere con le attuali mappe di residenza o attendere l’aggiornamento dell’Istat. “Se le modifiche sono minime, potremmo continuare con le aree già definite”, ha affermato. Il problema principale riguarda il requisito di residenza nei comuni con oltre 50.000 abitanti e nelle aree circostanti. Si sta lavorando per definire meglio queste zone, in modo da includere le aree urbane funzionali, attualmente in fase di aggiornamento da parte dell’Istat.
Questa modifica è cruciale, poiché l’ente potrebbe aggiungere o rimuovere zone limitrofe ai grandi comuni, ampliando o restringendo il numero di potenziali beneficiari. In queste aree, è più probabile che ci siano residenti che pendolano verso le grandi città e che possono quindi beneficiare di un aiuto concreto per acquistare un’auto elettrica.
Quando il governo darà il via libera agli incentivi, sarà possibile presentare la domanda su una piattaforma dedicata, attualmente in fase di sviluppo. Sarà necessario caricare la targa del veicolo da rottamare e fornire un’autodichiarazione sulla residenza, oltre a compilare i moduli con i propri dati anagrafici. Solo dopo aver completato questi passaggi sarà possibile presentare la documentazione al concessionario e ottenere lo sconto direttamente in fattura.
In sintesi, l’attesa per gli incentivi da 11.000 euro continua, ma le prospettive per il mercato delle auto elettriche in Italia sono più che mai promettenti. Con un po’ di pazienza e attenzione alle scadenze, molti italiani potrebbero finalmente approfittare di queste agevolazioni per passare a una mobilità più sostenibile.