Recentemente, IMDb ha pubblicato la sua lista delle 60 migliori serie TV di tutti i tempi, scatenando un acceso dibattito tra gli appassionati. Tra le esclusioni più sorprendenti, spiccano titoli storici come Lost e The Handmaid’s Tale, lasciando molti a interrogarsi sui criteri utilizzati per stilare questa classifica.
Le esclusioni che colpiscono: da Lost a The Handmaid’s Tale
L’assenza di Lost è senza dubbio una delle più clamorose. Nonostante le critiche ricevute per il finale controverso, la serie di J.J. Abrams ha rivoluzionato il panorama televisivo grazie alla sua narrazione innovativa e alla complessità della trama. Escluderla da una lista che si propone di essere definitiva sembra quasi negare un capitolo fondamentale della storia della TV.
Anche The Handmaid’s Tale, adattamento del romanzo di Margaret Atwood, ha avuto un impatto notevole, affrontando temi cruciali come i diritti civili e il controllo sui corpi femminili. Nonostante i numerosi premi, tra cui l’ambito Emmy come miglior serie drammatica, la sua esclusione dalla lista di IMDb ha sollevato interrogativi. Potrebbe essere che le ultime stagioni abbiano influito negativamente sulla percezione del pubblico, o si tratta di un caso di memoria selettiva?
Altri titoli che avrebbero meritato un posto in classifica, come How I Met Your Mother, House of the Dragon e Baby Reindeer, sono stati anch’essi esclusi. Baby Reindeer, in particolare, ha avuto un forte impatto sociale e culturale, trattando temi delicati come il trauma e l’abuso di potere. La sua assenza, accanto a serie meno influenti, ha sollevato dubbi sui criteri di selezione adottati da IMDb.
Chi è dentro: il ritorno della qualità HBO e le sorprese italiane
Dall’altra parte, la lista di IMDb include titoli che riflettono la qualità tipica delle produzioni HBO. Serie come Deadwood, The Newsroom e Sons of Anarchy sono state accolte con entusiasmo, così come The Penguin, che ha saputo conquistare il pubblico. Non mancano nemmeno i successi di Netflix, come Mindhunter, e le produzioni Disney+, tra cui The Mandalorian e Shōgun, quest’ultima capace di scalare rapidamente le classifiche globali.
Particolarmente interessante è la presenza di due serie italiane: Strappare lungo i bordi e L’Amica Geniale. Il primo, creato da Zerocalcare, ha colpito per la sua narrazione autentica e il suo approccio fresco alla gioventù contemporanea. Il secondo, basato sui romanzi di Elena Ferrante, ha raggiunto un pubblico internazionale grazie alla coproduzione tra Rai e HBO, dimostrando che storie locali possono diventare successi globali.
In sintesi, IMDb non assegna premi, ma le sue classifiche hanno un peso significativo. L’assenza di nomi iconici a favore di scelte più “tecniche” o di nicchia ha generato un’ondata di polemiche. È evidente che il valore culturale e l’impatto sociale di una serie non sempre si allineano con l’apprezzamento medio degli utenti online.
Chi cerca di scoprire o recuperare grandi serie troverà spunti interessanti in questa lista. Tuttavia, per coloro che hanno vissuto i fenomeni che hanno rivoluzionato il modo di guardare la televisione negli ultimi vent’anni, la mancanza di titoli come Lost, The Handmaid’s Tale e Baby Reindeer rappresenta un vuoto incolmabile. Una classifica priva di queste pietre miliari è, per molti, una classifica incompleta.