"Immagine della tecnologia WhoFi dell'Università La Sapienza per la localizzazione avanzata senza smartphone."
scopri la tecnologia WhoFi dell'Università La Sapienza, che offre soluzioni di localizzazione avanzata senza l'uso di smartphone nel 2025

La tecnologia WhoFi dell’Università La Sapienza: localizzazione avanzata senza smartphone

Un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma ha recentemente introdotto una tecnologia destinata a rivoluzionare il concetto di sorveglianza. Si tratta di WhoFi, un sistema all’avanguardia che consente di localizzare e monitorare una persona esclusivamente attraverso i segnali Wi-Fi, senza necessità di smartphone, smartwatch o altri dispositivi elettronici. Questo metodo solleva interrogativi affascinanti, ma anche inquietanti.

La magia del wi-fi e la channel state information

Il fulcro di questa innovazione è rappresentato dalla Channel State Information (CSI), un insieme di dati che illustra come un segnale Wi-Fi venga modificato mentre attraversa un ambiente. Pensate alle onde radio emesse da un router come a un’eco digitale: quando queste onde interagiscono con un corpo umano, vengono riflesse, assorbite e distorte in modi unici, a seconda della corporatura, della postura e dei movimenti della persona.

Il team di ricerca, composto da esperti quali Danilo Avola, Daniele Pannone, Dario Montagnini ed Emad Emam, ha creato un sistema che sfrutta reti neurali e intelligenza artificiale per esaminare queste sottili variazioni nel segnale. In questo modo, l’AI è in grado di identificare la “firma” unica di ciascun individuo sulle onde Wi-Fi, generando di fatto un’impronta biometrica aerea.

Un’accuratezza sorprendente

I risultati ottenuti sono davvero notevoli. Utilizzando un dataset pubblico, il sistema WhoFi ha dimostrato di poter re-identificare le persone con un’accuratezza che raggiunge addirittura il 95.5%. Questo rappresenta un significativo progresso rispetto ai metodi di sorveglianza tradizionali, che spesso si basano su telecamere e altre tecnologie visive.

A differenza delle telecamere, i segnali Wi-Fi non sono influenzati dalle condizioni di illuminazione e possono attraversare i muri, il che potrebbe sembrare un vantaggio per la privacy. Tuttavia, la capacità di tracciare le persone in modo passivo solleva interrogativi etici e legali che richiedono un’attenta considerazione.

Il futuro della sorveglianza

Le fondamenta per applicazioni come WhoFi sono state gettate nel 2020 con l’approvazione dello standard IEEE 802.11bf. La Wi-Fi Alliance sta attivamente promuovendo il concetto di “Wi-Fi Sensing”, trasformando i router da semplici punti di accesso a veri e propri sensori ambientali. Sebbene sistemi precedenti come EyeFi avessero già esplorato questa direzione, l’accuratezza di WhoFi rappresenta un netto miglioramento rispetto al 75% di precisione raggiunto in passato.

In un contesto in cui la tecnologia avanza rapidamente, è essenziale rimanere vigili e consapevoli delle implicazioni di tali innovazioni. La tecnologia WhoFi è un chiaro esempio di come la scienza possa aprire nuove possibilità, ma anche di come possa presentare sfide etiche che non possiamo ignorare.