La sindrome da idrocuzione, spesso confusa con la “congestione”, è una condizione pericolosa che può verificarsi a seguito di un rapido sbalzo di temperatura corporea, tipicamente quando una persona surriscaldata si immerge in acqua fredda. È un fenomeno meno comune ma più grave della congestione e può avere conseguenze fatali.
L’idrocuzione non è un problema digestivo, ma una reazione nervosa involontaria e improvvisa del nostro organismo a uno shock termico. Quando il corpo caldo entra a contatto con acqua fredda, si verifica un’intensa stimolazione delle terminazioni nervose della pelle, soprattutto sul viso e sul tronco. Questa stimolazione innesca una serie di reazioni fisiologiche. I vasi sanguigni si restringono bruscamente per conservare il calore. Il nervo vago, che controlla diverse funzioni involontarie del corpo, viene iper-stimolato. La frequenza cardiaca può diminuire drasticamente, fino a provocare un arresto. Si può verificare un blocco improvviso della respirazione.
Il risultato di queste reazioni può essere la sincope, ovvero la perdita di coscienza, che in acqua porta inevitabilmente al rischio di annegamento.
I sintomi della sindrome da idrocuzione possono variare in intensità e, a volte, possono non presentarsi affatto, rendendo la condizione ancora più insidiosa. In caso di un malore in acqua, presta attenzione a questi segnali:
- Stato confusionale e vertigini
- Mal di testa o sensazione di “ronzio” nelle orecchie
- Sensazione di freddo improvviso e baticcio (pelle d’oca)
- Nausea o vomito
- Crampi muscolari
- Perdita di coscienza
La sindrome da idrocuzione è una condizione che si può e si deve prevenire. La prevenzione è la migliore difesa.
Cosa fare per prevenire?Entra in acqua gradualmente.Evita tuffi o immersioni improvvise. Bagnati prima gambe, braccia, nuca e addome per permettere al corpo di adattarsi lentamente alla temperatura dell’acqua. Evita l’ingresso in acqua dopo un’intensa attività fisica: Aspetta che il tuo corpo si raffreddi prima di bagnarti. Non fare il bagno a stomaco pieno. Sebbene non sia la causa diretta, un pasto abbondante può contribuire a una reazione più intensa del corpo. Evita di bere alcolici. L’alcol aumenta la perdita di liquidi e altera la percezione del rischio, rendendo più probabile l’immersione impulsiva in acqua fredda.
Se vedi una persona in difficoltà, il primo passo è il soccorso. Se riesci, aiutala a uscire dall’acqua. Se è cosciente, falla sdraiare in un luogo fresco e ventilato, solleva le gambe e offri dell’acqua a piccoli sorsi. Se la persona è priva di sensi, chiama immediatamente i soccorsi (118/112) e, se sei in grado, pratica le manovre di primo soccorso.