"Immagine che rappresenta l'Italia come leader nel turismo europeo nel 2025, con affluenza record e tariffe competitive."
l'italia nel 2025 conquista il turismo europeo con affluenza record e tariffe competitive, diventando la meta preferita dei viaggiatori

Nel 2025, l’Italia guida il turismo europeo con affluenza record e tariffe competitive

Il turismo in Italia sta attraversando un periodo di straordinaria prosperità, superando i livelli di affluenza pre-pandemia e registrando un numero record di visitatori, in particolare nel mese di giugno 2025. Grazie a un’offerta diversificata e a tariffe vantaggiose, il nostro paese si afferma come la destinazione preferita in Europa. Alcune regioni si distinguono per l’occupazione e i prezzi competitivi, delineando un panorama in continua espansione e sempre più variegato. A guidare questa ripresa è il turismo internazionale, che porta un numero crescente di visitatori e un elevato grado di soddisfazione.

Giugno 2025: un mese da record per il turismo italiano

Nel mese di giugno 2025, il ministero del turismo ha registrato quasi 17 milioni di arrivi e oltre 59 milioni di presenze, secondo i dati forniti da Istat. La permanenza media dei turisti si attesta intorno a 3,5 notti, segno che i visitatori non si limitano a una breve visita, ma scelgono di prolungare il loro soggiorno. Rispetto ai dati del 2024 e a quelli pre-Covid, i numeri mostrano un incremento significativo, confermando l’Italia come una delle destinazioni più ambite.

Questo successo è frutto di un’offerta di ospitalità molto variegata e di prezzi competitivi, fattori che attraggono in particolare i turisti europei e internazionali. Non solo si è recuperato il terreno perso durante la pandemia, ma si è anche superato il livello di affluenza di prima. È interessante notare come ci sia stata una certa destagionalizzazione: alcune giornate di settembre hanno registrato tassi di occupazione superiori alla media estiva. Ad esempio, nei weekend del 6 settembre e nella settimana dal 15 al 21, la saturazione ha superato il 44%, mentre nei mesi estivi si aggirava attorno al 43,5%.

Il turismo internazionale: il motore della ripresa

Il turismo straniero si conferma come il vero propulsore di questa ripresa. A giugno, gli arrivi internazionali hanno registrato un incremento del 18,34% rispetto a giugno 2019 e del 13,43% rispetto a giugno 2024. Le presenze estere seguono un trend simile, con quasi il 19% in più rispetto al 2019 e oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Questi dati rafforzano la posizione dell’Italia come una delle mete più desiderate dai visitatori di tutto il mondo.

Tra i turisti, i britannici e i tedeschi si dimostrano particolarmente soddisfatti. Il punteggio di gradimento di giugno raggiunge un notevole 85,9 su 100, con la ristorazione e le attrazioni culturali italiane che si rivelano i punti di forza più apprezzati. Questi risultati evidenziano quanto l’offerta turistica italiana riesca a soddisfare le aspettative di visitatori provenienti da vari paesi europei.

L’aeroporto gioca un ruolo cruciale nei flussi turistici: a giugno, il traffico aereo ha toccato i 22,1 milioni di passeggeri, con un incremento del 3,6% rispetto a giugno 2024. Circa il 68% di questi voli è internazionale, a conferma dell’importanza dell’Italia nel panorama turistico europeo e globale.

Tariffe competitive e prenotazioni online: il vantaggio italiano

Ad agosto 2025, la saturazione sulle piattaforme di prenotazione online ha raggiunto il 39,1%. Anche a settembre, la tendenza si conferma con il 38,3% di alloggi già prenotati. La domanda rimane alta, mentre le tariffe medie si mostrano più basse rispetto a competitor mediterranei come Spagna e Grecia.

In termini numerici, l’Italia offre una tariffa media di 166,8 euro. La Spagna si attesta a 195,4 euro, la Grecia a 244,2 euro, mentre la Francia risulta più economica con 139,1 euro. Questo posizionamento evidenzia la competitività dei prezzi italiani, un fattore che continua a spingere il turismo.

Tuttavia, le regioni mostrano differenze significative. Ad agosto, le province autonome di Bolzano e Trento registrano i tassi di saturazione più elevati sulle OTA, accompagnati da tariffe tra le più alte. Seguono Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna e Calabria, tutte sopra la media nazionale.

Dal punto di vista dei prezzi, il Molise si distingue come la regione più economica, con una tariffa media di 103,5 euro, ma con un tasso di occupazione superiore alla media. A seguire, Basilicata e Umbria offrono prezzi contenuti rispetto alla media nazionale.

Settembre: le montagne italiane e il summit mondiale a Roma

Anche a settembre, alcune regioni montane mostrano segnali positivi, confermandosi come mete apprezzate per il turismo di alta quota. Valle d’Aosta, la provincia autonoma di Trento, Basilicata e Abruzzo registrano tassi di occupazione superiori alla media nazionale, dimostrando un interesse costante verso queste destinazioni.

Il ministro del turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza crescente dell’Italia nel contesto turistico mondiale. Il summit globale del WTTC, in programma a Roma dal 28 al 30 settembre, rappresenterà un’opportunità per mettere in evidenza la crescita sostenibile. Durante l’evento, si discuterà non solo di numeri e presenze, ma anche dell’impatto economico sul territorio, della qualità del turismo e delle condizioni di lavoro nel settore. L’Italia si prepara così a rafforzare la sua posizione e a confrontarsi con i grandi protagonisti del turismo internazionale.