Il 2025 si apre con un entusiasmante confronto tra due SUV ibridi che stanno attirando l’attenzione degli automobilisti: l’Omoda 9 e il BYD Seal U DM-i. Entrambi i veicoli incarnano una nuova visione della mobilità, focalizzandosi su comfort, tecnologia e sostenibilità. Ma quali sono le loro peculiarità e come si collocano nel panorama dei prezzi? Scopriamolo insieme.
Dimensioni e design
Cominciamo con l’Omoda 9, un SUV che si fa notare per le sue dimensioni imponenti: misura 4.775 mm in lunghezza, 1.920 mm in larghezza e 1.671 mm in altezza, con un passo di 2.800 mm. Questo modello offre un notevole spazio per i bagagli, con una capacità di 660 litri, che può arrivare a 1.783 litri abbattendo i sedili posteriori. Il design è caratterizzato da linee robuste e squadrate, con un frontale che sfoggia una griglia a diamante e fari uniti da una sottile striscia luminosa. Il profilo è accentuato da uno spoiler sul tetto e maniglie a filo con la carrozzeria, mentre il retro presenta gruppi ottici a tutta larghezza e quattro terminali di scarico.
Passando al BYD Seal U DM-i, questo SUV ha una lunghezza di 4,77 metri, una larghezza di 1,89 metri e un’altezza di 1,67 metri, con un passo di 2,67 metri. Rispetto all’Omoda, il design è più fluido, con un frontale dotato di fari allungati e linee orizzontali. La linea del tetto scende dolcemente verso uno spoiler, mentre il retro è caratterizzato da gruppi ottici uniti da una striscia luminosa. Per quanto riguarda il bagagliaio, la capacità è di 425 litri, espandibile fino a 1.440 litri con i sedili posteriori abbattuti.
Interni e tecnologia
Salendo a bordo dell’Omoda 9, ci accoglie un abitacolo dal design minimalista, arricchito da alcuni comandi fisici, come quelli per il clima, che semplificano l’interazione con il veicolo. La plancia è dominata da due ampi schermi da 12,3 pollici: uno per la strumentazione e l’altro per il sistema infotainment, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Non manca un impianto audio di alta qualità firmato Sony, con ben 14 altoparlanti.
Dall’altro lato, l’abitacolo della BYD Seal U DM-i si presenta sobrio e pulito, con pochi pulsanti fisici ben distribuiti. La gestione del climatizzatore avviene attraverso un ampio display da 15,6 pollici, che può ruotare da orizzontale a verticale, come da tradizione BYD. Anche qui troviamo la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, mentre dietro al volante si trova un pannello della strumentazione digitale da 12,3 pollici.
Motori
Il cuore pulsante dell’Omoda 9 è un sofisticato sistema ibrido Plug-in, composto da un motore endotermico 4 cilindri da 1.5 litri TGDi e tre motori elettrici, di cui due all’anteriore e uno al posteriore. La potenza massima di sistema raggiunge i 395 kW (537 CV) con una coppia di 650 Nm. La batteria LFP da 34,46 kWh consente un’autonomia in solo elettrico di 145 km e oltre 1.100 km in modalità combinata. Le prestazioni? Velocità massima di 180 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi.
La BYD Seal U DM-i, invece, offre un’ampia gamma di motorizzazioni ibride Plug-in. Il sistema DM-i (Dual Mode Intelligence) include un motore endotermico 4 cilindri da 1,5 litri (72 kW, 98 CV) e un’unità elettrica da 145 kW (197 CV), per una potenza complessiva di 160 kW (218 CV) e 300 Nm di coppia. Le batterie variano da 18,3 kWh a 26,6 kWh, con autonomie elettriche di 80 e 125 km rispettivamente. La velocità massima è di 170 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8,9 secondi.
Prezzi
Infine, parliamo di prezzi. In Italia, l’Omoda 9 ha un costo di 51.900 euro, mentre la BYD Seal U DM-i parte da 39.800 euro per la versione Boost. Un confronto che mette in evidenza non solo le differenze di prezzo, ma anche le diverse filosofie di progettazione e tecnologia di questi due SUV ibridi avanzati.