"Google Pixel 10 Pro Fold e smartphone pieghevoli non disponibili in Italia: motivi e analisi"
scopri perché il google pixel 10 pro fold e altri smartphone pieghevoli non sono disponibili in italia nel 2025

Perché il Google Pixel 10 Pro Fold e altri pieghevoli non arrivano in Italia?

Un’anteprima sul Google Pixel 10 Pro Fold

Circa un mese fa, ho avuto il privilegio di testare il tanto atteso Google Pixel 10 Pro Fold durante un evento stampa a Parigi. Questo smartphone pieghevole si distingue per una caratteristica unica: è il primo dispositivo a ottenere una certificazione IP68, che assicura non solo la resistenza all’acqua, ma anche una protezione totale dalla polvere. A titolo di confronto, i modelli di fascia alta come il Samsung Galaxy Z Fold 7 si fermano a una certificazione IP48, non garantendo la stessa protezione contro particelle di polvere fine.

Innovazioni e promesse

Tuttavia, il Pixel 10 Pro Fold non si limita a questa innovazione. La cerniera, come dichiarato da Google, è progettata per resistere a centinaia di aperture quotidiane, promettendo una durata di oltre 10 anni. Questo è un notevole miglioramento rispetto ai pieghevoli di qualche anno fa, che tendevano a mostrare problemi dopo soli 2-3 anni di utilizzo.

Un mercato di nicchia

Tuttavia, c’è una nota dolente: il Google Pixel 10 Pro Fold potrebbe non arrivare in Italia, come già accaduto per le versioni precedenti. Il mercato dei pieghevoli “a libretto” è ancora una nicchia di nicchie, superato in popolarità dagli smartphone “flip” a conchiglia, che risultano più accessibili e pratici per l’uso quotidiano. Questi ultimi attraggono un pubblico più ampio, dai giovani che desiderano un dispositivo per vloggare e scattare selfie, a chi cerca semplicemente uno smartphone alla moda, come il Motorola Razr, da portare in borsa come accessorio.

I pieghevoli “a libretto” si rivolgono a un’utenza molto specifica: appassionati di tecnologia in cerca dell’ultima novità per distinguersi, piuttosto che di un dispositivo realmente innovativo. Le recensioni del Samsung Galaxy Z Fold 7 hanno messo in evidenza questo aspetto, con molti utenti che hanno notato come, grazie a un display esterno ampio e funzionale, si finisca per aprire il dispositivo raramente. Un telefono che da chiuso ha un formato 21:9 e da aperto diventa quasi quadrato solleva interrogativi sulla sua reale utilità. Fondamentalmente, serve principalmente per affiancare due app che, molto probabilmente, non possono nemmeno interagire tra loro con un semplice trascinamento di testo, file o immagini.

Il ruolo del prezzo

Inoltre, il prezzo gioca un ruolo cruciale. Gli smartphone “a libretto” hanno costi elevati, con molti brand che si allineano ai quasi 2000 euro richiesti da Samsung. Honor, l’unica azienda cinese a importare questo tipo di pieghevoli in Italia, ha lanciato i suoi modelli a prezzi simili, ma spesso è costretta a ridurre i costi con coupon e sconti, talvolta di oltre 500 euro. Altri marchi come OPPO e OnePlus hanno avuto un successo limitato in Occidente, nonostante il loro appeal in Asia, mentre Xiaomi non ha nemmeno tentato di entrare in questo mercato.

Perché Google ignora l’Italia?

Ma perché Google ignora l’Italia per i suoi pieghevoli? La risposta è semplice: il mercato italiano presenta percentuali di vendita davvero esigue. I Pixel economici, come il 9a, stanno finalmente riscuotendo successo, e per un’azienda che non ha ancora una diffusione capillare nel nostro paese, ha senso concentrare gli investimenti su ciò che funziona. Inoltre, vendere un Pixel significa anche promuovere i servizi Google, sempre più vitali per l’esperienza utente.

Anche se il Pixel 9 Pro Fold non è mai arrivato ufficialmente in Italia o in Spagna, mercati come il Regno Unito, la Francia e la Germania mostrano un interesse maggiore per prodotti di fascia alta come uno smartphone da 2000 euro. In questi paesi, è probabile che il Pixel della serie “A” venda meno rispetto a noi, e il mercato risulta più equilibrato tra le varie fasce di prezzo.

Difficoltà logistiche nell’importazione

Oltre ai risultati di vendita deludenti, i produttori cinesi devono affrontare enormi difficoltà logistiche per portare i loro prodotti in Europa. Un telefono invenduto rappresenta un costo, e questo costo aumenta per i pieghevoli. Il problema principale riguarda le batterie: un dispositivo con una batteria sovradimensionata richiede condizioni di stoccaggio specifiche e più rigide. Inoltre, le batterie devono essere certificate per i mercati occidentali, un ulteriore onere economico.

Le nuove normative IATA sui Wattora e sulla percentuale di carica massima durante il trasporto complicano ulteriormente la situazione per chi desidera esportare smartphone con batterie grandi. Gestire questo complesso “Tetris” burocratico e logistico per ogni singolo smartphone da importare è un vero caos per le aziende.

Un prodotto sublime ma di nicchia

Nonostante tutto, il Google Pixel 10 Pro Fold è uno smartphone che definirei sublime: elegante, realizzato in alluminio opaco e vetro resistente, con un Gorilla Glass Victus 2. Le dimensioni sono contenute, e la cerniera è stata progettata per garantire una certificazione IP68 e una durata di oltre 10 anni, rendendola la migliore attualmente disponibile su un dispositivo pieghevole.

Il display interno, con i suoi 8 pollici, è sicuramente di alta qualità, anche se presenta ancora qualche riflesso a causa della pellicola protettiva. La batteria da 5050 mAh, con supporto al Pixelsnap, offre un vantaggio significativo rispetto ai concorrenti. Tuttavia, il comparto fotografico, pur essendo stato ridisegnato, utilizza la stessa fotocamera principale da 48MP del modello base, il che potrebbe deludere chi si aspetta di più da un dispositivo di alta gamma.

Il futuro dei pieghevoli

Personalmente, credo che i flip phone a conchiglia abbiano il potenziale per diffondersi maggiormente. Offrono un display esterno compatto per operazioni rapide e, una volta aperti, si trasformano in uno smartphone con un ampio schermo per la visione di film. Anche i prototipi come il Huawei Pura X e il tri-fold di Huawei potrebbero rappresentare l’evoluzione naturale dei pieghevoli, risolvendo molti dei problemi attuali.

In conclusione, se dovessi consigliare a Google, sarebbe meglio non importare il Pixel 10 Pro Fold in mercati come il nostro, ma piuttosto puntare su un “Flip”, che si integrerebbe perfettamente con i nuovi concetti di intelligenza artificiale. E voi, cosa ne pensate? Siete più per i pieghevoli o per i flip? Fatecelo sapere nei commenti!