Portofino, il gioiello della Liguria , ha recentemente adottato una serie di regole che hanno acceso un acceso dibattito. L’ordinanza, firmata dal sindaco Matteo Viacava , è entrata in vigore e rimarrà valida fino al 30 settembre 2025 . Questa normativa ha come scopo principale quello di mantenere l’immagine di eleganza e raffinatezza che contraddistingue questo borgo, ma ha anche sollevato polemiche e riflessioni più profonde.
Divieti e sanzioni: cosa cambia per residenti e turisti
Tra le novità più significative c’è il divieto di consumare cibo seduti su panchine , marciapiedi e gradini . Non si tratta solo di un divieto di mangiare in strada, ma di un tentativo di evitare che Portofino si trasformi in una “zona picnic a cielo aperto”. Chi verrà sorpreso a mangiare in queste aree rischia sanzioni che possono arrivare fino a 500 euro . Inoltre, l’ordinanza vieta anche l’ accattonaggio , anche se non molesto, e il passeggiare in costume o a torso nudo nel centro storico . Queste misure sono particolarmente severe nelle zone più frequentate, come il molo Umberto I e le aree circostanti le chiese .
L’amministrazione comunale ha chiaramente manifestato l’intento di mantenere un decoro urbano che rifletta l’immagine di una località di prestigio. Con queste restrizioni, si cerca di garantire che il borgo rimanga un luogo di eleganza , dove l’ ordine e la pulizia siano valori fondamentali. Non solo i turisti , ma anche i residenti dovranno adattarsi a queste nuove regole, che mirano a preservare l’atmosfera esclusiva di Portofino.
Un dibattito etico: il confine tra decoro e inclusione
Tuttavia, queste nuove normative non sono esenti da critiche. Alcuni sostengono che il divieto di chiedere l’ elemosina , anche se non molesta, possa trasformarsi in una forma di esclusione sociale . In questo modo, si rischia di mettere in secondo piano le difficoltà delle persone in difficoltà, privilegiando l’aspetto estetico del borgo rispetto alla dignità umana. Spostare i problemi sociali altrove non li risolve, ma li rende invisibili, creando una realtà distorta di un luogo che, pur essendo affascinante, non può ignorare le sue contraddizioni.
Inoltre, il regolamento prevede che i visitatori non possano circolare in costume da bagno o scalzi, a meno che non si trovino nelle aree balneari designate. Le emissioni sonore dovranno terminare entro la mezzanotte e mezza , per garantire la tranquillità dei residenti e degli ospiti delle strutture di lusso . Le multe per chi non rispetta queste norme possono variare da 25 a 500 euro , un deterrente che, secondo l’amministrazione, dovrebbe garantire un’esperienza più serena per tutti.
Un futuro incerto per Portofino
Queste nuove regole riflettono un tentativo di proteggere l’unicità del territorio e di mantenere Portofino come un modello di eleganza e ordine . Tuttavia, la questione rimane aperta: fino a che punto è giusto sacrificare la realtà sociale per preservare un’immagine? La cartolina di Portofino deve rimanere impeccabile, ma non a costo di escludere chi vive in condizioni di difficoltà. La sfida per l’amministrazione sarà quella di trovare un equilibrio tra il mantenimento del decoro urbano e la tutela dei diritti di tutti i cittadini , affinché Portofino possa continuare a brillare come una delle mete più ambite della Liguria , senza dimenticare le sue complessità sociali.