Rimborsi in contante per i consumatori: addio ai voucher obbligatori per gli acquisti

Rimborsi in contante per i consumatori: addio ai voucher obbligatori per gli acquisti

Negli ultimi anni, il settore dei viaggi ha subito una trasformazione radicale , in gran parte a causa della pandemia che ha modificato le abitudini di milioni di persone. Coloro che hanno scelto viaggi organizzati si sono spesso trovati a dover affrontare situazioni frustranti , come cancellazioni improvvise e rimborsi difficili da ottenere, con l’unica alternativa di ricevere voucher , spesso poco graditi. Tuttavia, nel 2025 , una nuova era si profila all’orizzonte: il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva che promette di rendere il mondo dei pacchetti turistici più chiaro e protetto.

Pacchetti turistici: cosa cambia?

Una delle principali novità riguarda la definizione di pacchetto turistico. D’ora in avanti, un pacchetto sarà considerato tale quando si acquistano almeno due servizi distinti, come un volo e un hotel, oppure un trasporto e un noleggio auto, per lo stesso viaggio. Che tu prenoti online o tramite un’agenzia, se i servizi sono combinati, la nuova normativa si applicherà automaticamente. Inoltre, anche chi partecipa a un’escursione organizzata da un’associazione, a condizione che la proposta includa più di un servizio e duri oltre 24 ore, avrà diritto alla medesima protezione come consumatore di pacchetti turistici.

Regole più severe per gli operatori

Ma le novità non finiscono qui. La direttiva introduce regole più severe per gli organizzatori di pacchetti. Questi, siano essi agenzie, associazioni o professionisti singoli, non potranno richiedere più del 25% di anticipo se la partenza è prevista oltre 28 giorni dalla prenotazione. In caso di annullamento del viaggio, il rimborso dovrà essere effettuato entro 14 giorni. Se durante il viaggio si verificano problemi, come un volo cancellato o un hotel che non rispetta le promesse, l’organizzatore sarà obbligato a fornire assistenza immediata. Non sarà più accettabile il classico “non è colpa nostra”: chi vende il pacchetto sarà responsabile dell’intera esperienza del viaggiatore.

Voucher: solo se accettati dal cliente

Durante la pandemia, molti viaggiatori hanno ricevuto voucher in sostituzione di rimborsi, spesso senza possibilità di scelta. Le nuove regole stabiliscono che un buono potrà essere emesso solo se il cliente lo accetta esplicitamente e dovrà avere una scadenza chiara. Se non viene utilizzato entro il termine stabilito, il rimborso in denaro sarà automatico. Inoltre, il diritto all’annullamento gratuito sarà garantito in caso di eventi gravi e imprevedibili, come guerre, disastri naturali o epidemie. Non sarà più necessario attendere comunicazioni ufficiali: sarà sufficiente che l’evento influisca in modo significativo sul programma di viaggio.

Maggiore chiarezza nei rapporti tra fornitori e venditori

Un altro aspetto cruciale riguarda i rapporti tra chi fornisce i servizi, come hotel e compagnie aeree, e chi li vende come parte del pacchetto. Se un fornitore causa un disservizio, sarà obbligato a rimborsare l’organizzatore, il quale potrà a sua volta risarcire il cliente. Questo nuovo approccio mira a semplificare le cose per il viaggiatore, evitando che si trovi bloccato tra vari interlocutori, senza sapere a chi rivolgersi in caso di problemi.

Diritti ampliati per i viaggiatori

In sintesi, la nuova direttiva europea ha come obiettivo quello di rendere le vacanze più sicure, almeno dal punto di vista contrattuale. I viaggiatori potranno godere di diritti ampliati, maggiore chiarezza e meno sorprese. Gli operatori, dal canto loro, dovranno dimostrare maggiore trasparenza e reattività. Gli Stati membri avranno due anni per recepire queste nuove regole e integrarle nelle leggi nazionali, inviando un chiaro messaggio: partire non deve più significare affrontare incertezze in caso di imprevisti.