"San Gimignano e borghi italiani in cerca di soluzioni per gestire l'overtourism e tutelare i residenti."
San Gimignano e borghi italiani affrontano l'overtourism: richieste di misure per tutelare residenti e patrimonio culturale

San Gimignano e altri borghi italiani chiedono misure per gestire l’overtourism e proteggere i residenti

Nel 2025, un gruppo di Comuni italiani noti per il turismo di massa ha deciso di collaborare per affrontare una problematica sempre più pressante: come gestire l’afflusso di turisti senza compromettere la qualità della vita dei residenti. Tra queste località, San Gimignano si distingue per il suo attivo impegno nel richiedere misure più flessibili e poteri speciali per regolare i flussi turistici. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra l’economia locale e la vivibilità, un compito complesso, specialmente durante l’alta stagione.

La carta di amalfi: Un’iniziativa per il turismo sostenibile

La Carta di Amalfi è stata ideata come un accordo tra venti Comuni italiani con una forte vocazione turistica, tra cui nomi celebri come Amalfi, Capri, Polignano a Mare, Cortina d’Ampezzo e, naturalmente, San Gimignano. L’obiettivo principale di questa iniziativa è gestire l’aumento dei turisti, garantendo al contempo una convivenza armoniosa con i residenti. I sindaci di queste località hanno richiesto al Governo nuovi strumenti e poteri per affrontare il fenomeno dell’overtourism, che non colpisce solo le grandi città, ma anche borghi più piccoli. La pressione esercitata dai turisti può compromettere la vivibilità e la sostenibilità economica delle comunità locali. La Carta si propone quindi come un accordo per trovare soluzioni pratiche, senza scoraggiare i visitatori.

San gimignano e la richiesta di personale stagionale

San Gimignano ha evidenziato la necessità di assumere personale stagionale con maggiore flessibilità. Durante i periodi di punta, il borgo toscano accoglie migliaia di turisti ogni giorno, un carico che pesa notevolmente sulla popolazione residente. Le figure stagionali sono essenziali per garantire la pulizia delle strade e delle piazze, gestire gli accessi al centro storico, fornire informazioni turistiche e svolgere attività di vigilanza. Senza un numero adeguato di risorse umane, la pressione sui servizi e sui cittadini aumenta rapidamente, compromettendo la qualità della vita quotidiana. Pertanto, la richiesta di assunzioni più rapide e mirate diventa cruciale per affrontare i picchi stagionali senza penalizzare gli abitanti.

Poteri speciali per gestire i flussi turistici

Oltre alle risorse umane, San Gimignano e gli altri Comuni firmatari stanno chiedendo strumenti normativi per gestire direttamente i flussi turistici. Si parla di poteri speciali che consentano di implementare misure come ticket di ingresso, limitazioni orarie o prenotazioni obbligatorie. Queste strategie mirano a distribuire meglio i picchi di visitatori, che spesso superano la capacità delle infrastrutture locali, come strade e piazze. In effetti, idee simili sono già state adottate in Amalfi e Capri, dove l’afflusso costante di crocieristi e turisti di passaggio mette a dura prova il tessuto urbano. L’obiettivo è ridurre i problemi legati a flussi turistici eccessivamente concentrati, senza però chiudere le porte ai visitatori.

Proposte per uno status speciale e strumenti fiscali

San Gimignano, insieme a località come Polignano a Mare e Taormina, sta proponendo l’istituzione di uno status speciale per alcuni Comuni turistici attraverso le Zone Turistiche Speciali. Questa classificazione potrebbe facilitare l’introduzione di strumenti fiscali specifici, come ticket o tasse di soggiorno con tariffe variabili a seconda della stagione. I proventi generati servirebbero a coprire i costi dei servizi aggiuntivi richiesti dai residenti e a garantire una qualità della vita sostenibile. Sebbene ci sia il rischio che queste misure possano diventare un ostacolo economico per alcuni visitatori, l’intento rimane quello di preservare un equilibrio tra flussi turistici e capacità dei territori.

Effetti sui territori limitrofi e diffusione del turismo

Una delle conseguenze attese dall’implementazione di queste misure potrebbe essere una redistribuzione dei turisti verso località meno conosciute e meno affollate. Se l’accesso a centri come San Gimignano o le località della Costiera Amalfitana dovesse comportare costi o regole più severe, molti visitatori potrebbero optare per scoprire borghi meno centrali della Toscana o villaggi lungo la costa amalfitana. Questo spostamento potrebbe ridurre la pressione sulle mete più iconiche e generare nuove opportunità economiche in aree attualmente meno sfruttate dal punto di vista turistico. L’idea sottolinea l’importanza di una gestione globale dei flussi, che consideri non solo la protezione di singole località, ma anche lo sviluppo di tutti i territori coinvolti.