"Mostre d'arte in Italia e Regno Unito: Ian Davenport, Carlo D’Orta e 'The Quantum Effect' a Venezia"
esplora le mostre d'arte del 2025 in italia e regno unito, da ian davenport a carlo d’orta e 'the quantum effect' a venezia

“Scopri le mostre d’arte in Italia e Regno Unito: da Ian Davenport a Carlo D’Orta e ‘The Quantum Effect’ a Venezia”

Settembre 2025 si profila come un mese straordinario per l’arte, con eventi che abbracciano l’Italia e il Regno Unito. Le mostre spaziano dall’arte contemporanea alla fotografia, fino a installazioni che fondono scienza e creatività. Tra i nomi di spicco di questa stagione troviamo Ian Davenport, che presenta la sua arte a Todi, mentre a Venezia si tiene l’affascinante esposizione “The Quantum Effect”. Non mancano eventi significativi a Roma, Forlì, Reggio Emilia e Monza, dove artisti affermati e giovani talenti affrontano temi attuali e innovativi.

Ian davenport a todi: un legame duraturo con la città

Fino al 5 ottobre, la Sala delle Pietre di Todi ospita la personale di Ian Davenport, intitolata “Holding our Centre”. Curata da Marco Tonelli, la mostra espone opere emblematiche dell’artista inglese, tra cui le celebri “Puddle Paintings”. Questi lavori, che si collocano a metà strada tra pittura e scultura, esplorano in modo innovativo la tridimensionalità del colore e della materia. Non mancano le opere su carta, note come “Splats”, caratterizzate da esplosioni di colore generate da gesti spontanei.

Questa esposizione è parte del Todi Festival 2025, che offre anche visite guidate e laboratori creativi gratuiti, rendendo l’arte accessibile a tutti. Un gesto significativo di Davenport sarà la donazione di un’opera al Comune, cementando così il suo legame con la città e lasciando un segno duraturo nel panorama culturale locale. La scelta di Todi non è casuale: il suo centro storico e le architetture uniche creano un contesto ideale per il dialogo tra l’arte di Davenport e l’ambiente circostante.

Venezia e “the quantum effect”: un viaggio tra arte e scienza

Dal 5 settembre al 23 novembre, il SMAC San Marco Art Centre di Venezia ospita “The Quantum Effect”, un progetto curato da Daniel Birnbaum e Jacqui Davies. Questa mostra, frutto di una collaborazione con OGR Torino, si estende su mille metri quadrati e unisce arte contemporanea, scienza sperimentale e elementi di fantascienza. Le opere esposte, realizzate da artisti di fama come Jeff Koons e Isa Genzken, affrontano temi complessi legati alla fisica quantistica e ai paradossi spazio-temporali.

Il percorso espositivo include installazioni che evocano universi paralleli e viaggi nel tempo, invitando i visitatori a riflettere su come percepiamo la realtà. La mostra si propone di superare i confini tradizionali dell’arte, creando un laboratorio culturale dove arte e scienza si incontrano in modo originale. Un’esperienza immersiva che stimola la curiosità e l’immaginazione di chi vi partecipa.

Carlo d’orta a roma: una nuova visione dell’architettura

A Roma, dal 5 al 21 settembre, il Palazzo Esposizioni presenta “Carlo D’Orta. Astrazioni architettoniche”, curata da Fabio Mongelli. L’artista utilizza la fotografia per trasformare la realtà in immagini che sfidano la percezione comune. In mostra, serie come Biocities e Paesaggi Surreali offrono uno sguardo unico su architetture e spazi urbani, rivelando nuove geometrie attraverso sovrapposizioni e intrecci.

Le opere di D’Orta non si limitano a documentare il mondo che ci circonda, ma invitano a riflettere sul potere della fotografia come linguaggio artistico. La mostra rappresenta un’opportunità per esplorare come le forme architettoniche possano dialogare con la composizione fotografica, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza visiva che invita a scoprire nuovi modi di percepire lo spazio urbano.

Forlì e “anatomie digitali”: l’arte incontra la tecnologia

Dal 1° settembre al 12 ottobre, la Fondazione Dino Zoli di Forlì ospita la collettiva “Anatomie Digitali”, che riunisce 55 artisti provenienti da 15 Paesi, tra cui nomi di spicco come Gary Hill. Questa mostra anticipa il festival Ibrida – Festival delle Arti Intermediali, in programma dal 25 al 28 settembre. L’esposizione esplora il rapporto tra arte e nuove tecnologie, interrogando il corpo e la rappresentazione attraverso il linguaggio digitale.

L’ingresso è gratuito, permettendo a un pubblico vasto di avvicinarsi a un’arte che si rinnova grazie alla tecnologia. Gli artisti presentano opere che sfidano le convenzioni tradizionali, offrendo uno spaccato dell’evoluzione dell’arte digitale nel 2025.

Reggio emilia e la pittura onirica di mimmo germanà

Dal 4 settembre al 26 ottobre, la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia accoglie la mostra “Transavanguardia poetica” di Mimmo Germanà, curata da Fabrizio Guerrini. Esposti circa venti dipinti a olio e opere su carta, realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta, le opere di Germanà si caratterizzano per una tavolozza vibrante e influenze siciliane.

Le sue creazioni evocano figure femminili in atmosfere oniriche, cieli infuocati e paesaggi naturali incontaminati. Ogni opera racconta un paesaggio emotivo, dove la libertà della natura si intreccia con un immaginario quasi mitico, portando lo spettatore in un viaggio tra realtà e fantasia.

Monza celebra ugo la pietra: il giardino come rifugio urbano

Dal 6 settembre al 2 novembre, i Musei Civici di Monza ospitano “Il Giardino delle delizie. Opere di Ugo La Pietra”, curata da Simona Bartolena e Simona Cesana. Questa mostra fa parte di un progetto più ampio che include la pubblicazione di un libro dedicato al giardino come spazio naturale e urbano. La Pietra presenta opere che esplorano il valore simbolico del giardino, rifugio di contemplazione in città frenetiche.

L’esposizione invita a riflettere sul ruolo del giardino nelle metropoli moderne, offrendo spunti visivi e di riflessione su un tema sempre attuale nell’arte contemporanea.

Festival del paesaggio ad anacapri: un dialogo tra natura e storia

Il 6 settembre, Villa San Michele di Anacapri dà il via alla nona edizione del Festival del Paesaggio, curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, con il titolo “Travelogue. Paesaggi con rovine”. In mostra opere di artisti come Angelo Mosca e Masbedo, il festival si concentra sui segni del tempo nel paesaggio, stimolando riflessioni su ambiente e identità.

Tra le iniziative, “Ruina”, una sezione dedicata a giovani artiste emergenti, sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Siae. Questo evento mette in dialogo espressioni artistiche contemporanee con il rapporto tra natura, storia e presenza umana, trasformando Villa San Michele in un luogo ideale per riflettere sui mutamenti dei luoghi e sulle tracce che lasciano nel tempo.