"Robot batterista che suona jazz e metal con oltre il 90% di precisione ritmica."
un robot batterista del 2025 sorprende il pubblico eseguendo jazz e metal con oltre il 90% di precisione ritmica, rivoluzionando il mondo della musica

Un robot batterista esegue jazz e metal con oltre il 90% di precisione ritmica

Un’innovazione straordinaria nella musica e robotica

Un team di ricerca europeo ha compiuto un significativo progresso nel campo della musica e della robotica , presentando un innovativo robot batterista umanoide in grado di eseguire brani musicali con una precisione ritmica superiore al 90%. Questo progetto, denominato Robot Drummer, è frutto di una collaborazione tra la SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana), l’ IDSIA e il Politecnico di Milano . L’intento principale? Esplorare il potenziale creativo dei robot, un ambito finora poco indagato rispetto alle più comuni applicazioni industriali o assistenziali .

La nascita di un’idea

La nascita di questo progetto ha una storia curiosa: l’idea è emersa quasi per caso durante una conversazione tra Asad Ali Shahid , primo autore dello studio, e il co-autore Loris Roveda . La batteria , richiedendo coordinazione , senso del ritmo e movimenti rapidi , si è rivelata un terreno fertile per testare un sistema di apprendimento automatico in un contesto artistico. Il robot impiegato è il modello G1 della cinese Unitree, inizialmente addestrato in un ambiente simulato. In questa fase, le tracce musicali sono state convertite in una “catena di contatti ritmici”, ovvero una sequenza di colpi programmati con una precisione millisecondica su vari elementi del drum kit .

Test e risultati sorprendenti

Durante i test, il robot non si è limitato a mantenere il tempo, ma ha anche appreso a ottimizzare i movimenti , anticipare i colpi successivi e persino cambiare le bacchette mentre suonava. Brani iconici come “ Take Five ” di Dave Brubeck e “ In the End ” dei Linkin Park sono stati messi alla prova, e il risultato è stato sorprendente: il sistema ha raggiunto livelli di accuratezza paragonabili a quelli di un musicista umano , mantenendo il tempo e adattando la dinamica dei colpi alle esigenze del brano.

Prospettive di collaborazione tra umani e robot

I ricercatori non intendono fermarsi qui. La loro visione per il futuro è ambiziosa: immaginano un mondo in cui i robot musicisti possano affiancare le band dal vivo, offrendo un supporto ritmico impeccabile. Con ulteriori sviluppi, potrebbero anche acquisire capacità di improvvisazione , rendendo le performance ancora più dinamiche e coinvolgenti. Tuttavia, prima di raggiungere questo obiettivo, è necessario affrontare un passaggio cruciale: trasferire le abilità acquisite dalla simulazione alla pratica su uno strumento reale, gestendo variabili fisiche come vibrazioni , attrito e risposta del materiale delle pelli .

In aggiunta, Shahid ha evidenziato che il sistema potrebbe trovare applicazioni anche al di fuori del contesto artistico. Pensate a come potrebbe essere utilizzato per insegnare la precisione temporale in ambiti di addestramento sportivo , nella robotica di precisione o nella riabilitazione motoria . L’integrazione di funzioni di risposta in tempo reale , simili all’improvvisazione di un musicista, potrebbe aprire scenari in cui le macchine interagiscono con musicisti umani , adattandosi alle loro variazioni di tempo e dinamica.

Pubblicazione e futuro della ricerca

Lo studio, che rappresenta un importante passo avanti nel campo della robotica musicale , è stato pubblicato come preprint su arXiv , rendendolo accessibile a chiunque desideri approfondire l’argomento. La ricerca continua a progredire, e con essa le possibilità di vedere robot batteristi esibirsi al fianco di artisti umani , creando un mix unico di tecnologia e creatività musicale . Se siete appassionati di musica e tecnologia , questo è un momento emozionante da seguire!