"Stele di Tolomeo III scoperta a Tell El-Pharaeen, rivelazioni sull'antico Egitto."
"Scoperta della stele di Tolomeo III a Tell El-Pharaeen: nuove rivelazioni sull'antico Egitto nel 2025."

Una stele di Tolomeo III trovata a Tell El-Pharaeen offre nuove prospettive sull’antico Egitto

Una recente scoperta archeologica in Egitto ha suscitato un grande interesse tra studiosi e appassionati di storia antica. Una missione del Consiglio Supremo delle Antichità ha rinvenuto una stele in arenaria a Tell el-Pharaeen, situato nel Governatorato di Sharqia. Questa stele, alta 127,5 cm e larga 83 cm, rappresenta una nuova versione del celebre Decreto di Canopo, emesso nel 238 a.C. da Tolomeo III. Si tratta della prima scoperta di questo tipo in oltre un secolo e mezzo, con enormi implicazioni per la comprensione della cultura e della lingua dell’Antico Egitto durante il periodo tolemaico.

La stele di Tolomeo III: un ritrovamento straordinario

Nel cuore di Tell el-Pharaeen, la stele si presenta con una parte superiore arrotondata e una decorazione affascinante lungo il bordo. Qui, un disco solare alato è affiancato da due cobra che portano le Corone Bianca e Rossa, simboli di unione tra Alto e Basso Egitto. Tra i due cobra, il geroglifico “Di-Ankh”, che significa “dare la vita”, aggiunge un ulteriore strato di significato a questo reperto.

Il pannello centrale della stele è coperto da 30 righe di geroglifici, senza alcuna mescolanza con altre scritture. Questa caratteristica la distingue nettamente dalle versioni precedentemente conosciute del Decreto di Canopo, che di solito presentano testi in più lingue, come greco e demotico. La presenza esclusiva di geroglifici suggerisce che questa stele rappresenti una variante autonoma e inedita, mai vista prima.

Il Ministro del Turismo e delle Antichità, Sherif Fathy, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, evidenziando come i reperti di Tell el-Pharaeen confermino il sito come un centro ricco di testimonianze archeologiche, in grado di rivelare dettagli finora sconosciuti sulla civiltà egizia.

Il significato del Decreto di Canopo

Il Decreto di Canopo fu emesso da Tolomeo III durante un incontro con i sacerdoti nella città di Canopo. Questo testo celebra il sovrano e la regina Berenice come divinità benefiche per l’Egitto, evidenziando il loro ruolo nel mantenere la pace e nell’introdurre riforme significative, tra cui l’anno bisestile. Questo innovativo sistema di calendario, che prevedeva l’aggiunta di un giorno ogni quattro anni, rappresentava un legame tra il tempo e il culto della coppia reale.

Le versioni precedenti del decreto erano esposte nei templi principali e scritte in più lingue. La stele recentemente scoperta, scritta unicamente in geroglifici, potrebbe suggerire varianti regionali o un uso rituale specifico, aprendo a nuove interpretazioni del suo significato e della sua funzione.

Tell el-Pharaeen, conosciuta nell’antichità come Imet, è un sito di grande importanza fin dal Medio Regno, con un ruolo sia religioso che urbano. La stele rinvenuta rafforza l’idea che quest’area avesse un’importanza politica e culturale anche durante l’epoca tolemaica.

Una finestra sulla lingua e la cultura egizia

Questa stele, con il suo testo monolingue in geroglifici, rappresenta una rarità che offre agli studiosi un’opportunità unica di analizzare la lingua egizia nelle sue forme più pure. L’assenza di altre scritture consente di approfondire la grammatica, il vocabolario e la sintassi utilizzati durante il dominio tolemaico.

Avere un testo completo e coerente permette di confrontarlo con altri documenti, facilitando una ricostruzione precisa delle modalità linguistiche e culturali dell’epoca. La scoperta amplia anche la nostra comprensione del rapporto tra le tradizioni egizie e le influenze greche che emersero durante il periodo tolemaico.

La stele è una testimonianza concreta di un momento storico in cui la cultura egizia stava subendo cambiamenti significativi, sia nelle pratiche religiose che negli strumenti amministrativi e nei sistemi di misurazione del tempo. Il ritrovamento di Tell el-Pharaeen arricchisce le fonti disponibili per comprendere come la lingua e la società egizia si siano adattate alle nuove forme di potere, offrendo un quadro più chiaro della convivenza tra culture e pratiche politiche diverse.